Dal mestiere di architetto ai viaggi con la griglia
“Ho scelto di chiudere il mio percorso da architetto per dedicarmi a ciò che amo davvero: cucinare. Dopo aver girato il mondo, voglio piantare radici a Rimini.”
Grillattico nasce da un gioco linguistico, ma si trasforma in qualcosa di molto più profondo. Dietro questo nome si cela la storia personale di Matia Brighi, nato nel 1986 e cresciuto a Rimini. Dopo un periodo trascorso nella progettazione architettonica, Matia ha sentito una passione nuova e travolgente prendere spazio: quella per il cibo, la griglia e l’ospitalità.
Ha deciso di iniziare un nuovo cammino lasciando tutto alle spalle: “Nel 2016 ho cominciato a organizzare cene in un attico a Marina Centro. Proprio da quel luogo è nata l’ispirazione. La griglia rappresentava per me i profumi della festa, i ricordi felici, la libertà. Così ho dato vita a Grillattico”.
Un lungo viaggio per diventare cuoco tra le cucine del mondo
Matia Brighi ha lasciato Rimini per formarsi come chef, viaggiando per anni e arricchendo la propria esperienza. “Ho cucinato in diverse cucine europee. In Danimarca ho lavorato al Noma 2.0, premiato più volte come miglior ristorante al mondo. Ho fatto esperienze anche a Berlino, a Ibiza, nei Paesi Baschi, in Norvegia, in Costa Rica e in Piemonte, dove ho collaborato con il Reis Cibo Libero di Montagna”.
Ogni città gli ha donato un tassello, ogni ristorante gli ha insegnato qualcosa, e al suo rientro in Romagna ha portato tutto questo dentro di sé. A Rimini ha lavorato presso Abocar Due Cucine e altri ristoranti della zona, portando la sua visione in piatti ricchi di tecnica e memoria.
Una cucina che si muove, sperimenta e unisce
Nell’estate del 2023, Matia ha rilanciato Grillattico con una nuova forma: una cucina libera, dinamica, sostenibile e fondata sulla relazione. “Sto cercando il mio posto ideale dove fermarmi e cucinare con continuità. Intanto porto la mia cucina ovunque. Cucino a casa delle persone, partecipo a eventi, creo occasioni per stare insieme attraverso il cibo”.
Per lui lo chef rappresenta un artigiano che interpreta gli ingredienti con rispetto e intelligenza: “Scelgo con attenzione ogni prodotto, lo lavoro con cura e lo trasformo in piatti che raccontano qualcosa. Uso la creatività, la memoria, l’intuizione. Chi vuole prenotare una cena o un evento può farlo attraverso il mio sito o su Instagram”.
Una radice forte che abbraccia il mondo intero
Matia Brighi parte sempre dalla cucina romagnola, ma la rielabora grazie alle esperienze maturate in giro per il mondo. “Creo ogni piatto con un legame profondo alla mia terra, poi lo arricchisco con ingredienti e idee raccolte durante i miei viaggi. Le mie origini incontrano nuovi linguaggi, nuovi profumi”.
Grillattico porta a tavola un racconto che mescola affetto e novità, regalando un’esperienza che resta nel cuore.
I piatti che parlano di fuoco, radici e creatività
Tra le creazioni più riconoscibili di Matia, troviamo i Cappelletti alla cacciatora, il Pescato adriatico con Vin Jaune, la Melanzana cotta alla griglia, lo Squacquerone caramellato in stile dessert. Non mancano piatti più audaci come le Mazzancolle con Tikka Masala, gli Gnocchi grigliati con erbe spontanee e caprino, il Manzo Yakiniku e il Gelato affumicato con more di gelso.
“Seguo i ritmi delle stagioni e il mercato per scegliere cosa cucinare, ma la brace resta il centro del mio lavoro”, afferma Matia con convinzione.
Grillattico riparte con nuove proposte da maggio
Dal mese di maggio, Matia Brighi propone una nuova stagione di eventi e cene firmate Grillattico, con menù personalizzati e sempre comprensivi di alternative vegetariane. “Siamo pronti a portare la nostra cucina ovunque: a casa tua, in una location speciale o in un evento su misura”.
Grillattico racconta un’idea di cucina aperta, legata alla terra ma in dialogo con il mondo, fatta di emozioni, libertà e profondo rispetto per le radici.
Scopri di più o prenota un’esperienza:
Instagram: https://www.instagram.com/grillattico/
Sito ufficiale: https://grillattico.com
A cura di Mario Altomura
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