Dopo cinque anni d’amore, l’indiscrezione di Dagospia parla di “tensioni” per la coppia. Il mormorio di un addio corre tra Roma e Milano
La storia d’amore tra Maria Elena Boschi e Giulio Berruti, una delle coppie più osservate e affascinanti degli ultimi anni, sarebbe arrivata ai titoli di coda. A lanciare il sasso è Dagospia, che con la sua solita ironia menziona “quadretti familiari pieni di buona volontà ma sempre più carichi di tensioni”.

Sebbene manchi qualsiasi conferma ufficiale, le voci di una rottura tra Roma e Milano si fanno insistenti, suggerendo che l’amore, dopo cinque anni, possa aver esaurito la sua spinta. Lei, ex ministra nota per l’eleganza e il sorriso misurato; lui, attore dal fascino indiscusso, diviso tra cinema e la professione di dentista.
Dagli sguardi a Fregene alle promesse mancate
I due si conobbero casualmente a una première, ma fu il destino, aiutato dalla quiete forzata della pandemia, a farli ritrovare. La loro relazione nacque così, tra le prime passeggiate a Fregene e i baci immortalati dai fotografi di “Chi”. Un legame che sembrava immune ai riflettori e al passare del tempo, vissuto con equilibrio e discrezione, lontano dalla mondanità eccessiva. Non sono mancati momenti di tenerezza, come le vacanze all’Argentario o le interviste in cui lei parlava apertamente del desiderio di matrimonio e di un figlio. Restano sospese nell’aria le sue parole: “Spero arrivi una proposta, ma lui dice che per lui è come se fossimo già sposati”. Lui, d’altro canto, descriveva Maria Elena come “un grande dono della vita, una donna che mi ha sempre sostenuto”.

Il silenzio dopo l’indiscrezione
Eppure, dietro quella compostezza, qualcosa si sarebbe incrinato. Forse i troppi impegni, le distanze, o il semplice affievolirsi della passione. Dagospia parla di un sipario calato “col dovuto rispetto”. I diretti interessati tacciono, ma come spesso accade, questo silenzio pesa più di ogni smentita. Se la storia tra Maria Elena Boschi e Giulio Berruti fosse davvero finita, resterebbe l’immagine di due mondi diversi, politica e cinema, che hanno tentato di convivere. Resta il rispetto e il ricordo di un affetto che, forse, sopravvive anche alla fine di un amore, quando si accetta che le buone intenzioni non bastano più.
A cura della redazione
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