Tra palcoscenici e vita reale, la storia di una passione autentica
Determinata, solare e con uno sguardo che cattura: Erica Cremenich, 36 anni, vive a Roma e incarna l’energia di chi non smette mai di credere nei propri sogni. Occhi verdi intensi, capelli biondi e un metro e settanta di presenza scenica naturale. Parla fluentemente inglese, è un’imprenditrice e, nel cuore, un’attrice in attesa del suo grande palcoscenico.
Erica, qual è il tuo sogno nel mondo dello spettacolo?
«Recitare, senza dubbio. Ho esperienza teatrale, ho calcato il palco del Teatro Flavio con spettacoli settimanali e mi affascina anche il mondo del cinema: ho sperimentato dietro la macchina da presa, con riprese, fotografia e montaggio. Vorrei fare l’attrice, sia sul palcoscenico che sul set cinematografico».
C’è un genere che ti rappresenta di più?
«Amo i thriller e i drammi. Mi dicono spesso che ho un viso “antico”, perfetto per ruoli in costume. E infatti mi piacerebbe moltissimo recitare in opere ambientate in epoche passate, o persino in una telenovela!»
Hai seguito una formazione specifica?
«Sono laureata in Letteratura, Musica e Spettacolo. Nel tempo ho studiato danza del ventre, danza tribale e, dopo una pausa, sto riprendendo la mia formazione artistica. Tornare a studiare è come riaccendere una scintilla».
Moda e immagine: sono parte del tuo percorso?
«Mi interessano, sì, anche se ora ho qualche chilo in più. Ho un bambino piccolo e le priorità cambiano, ma mi tengo attiva: faccio yoga, pilates, GAG, seguo programmi di allenamento. Il benessere è parte del mio equilibrio».
Hai già avuto esperienze televisive?
«Solo una, come giurata silenziosa in un programma di Carlo Conti. Ma mi piacerebbe mettermi in gioco come opinionista, partecipare a shooting o spot pubblicitari. L’unica regola? Non toccatemi i capelli!»
Ti prendi cura della tua immagine?
«Molto più di prima. Ho anche frequentato un corso da truccabimbi e ora voglio migliorare nel make-up e nella skincare. È un modo per conoscersi meglio e valorizzarsi».
Come trascorri il tempo libero?
«Con mio figlio, ovviamente. Andiamo a eventi, bioparchi, spettacoli. Seguo un corso di canto, ogni tanto suono la chitarra. Mi incuriosiscono anche discipline alternative come la riflessologia e la floriterapia. Mi piace esplorare, in ogni senso».
E tra cinque anni, dove ti vedi?
«Su un palco, a teatro. Non mi interessa diventare ricca, voglio recitare. Anche senza guadagni esorbitanti: per me è una necessità, non solo un sogno».
C’è qualcosa di raro in Erica Cremenich: una determinazione serena, che non ha bisogno di clamore per farsi notare. La sua è una passione radicata, che affonda nel teatro, ma guarda con curiosità e ambizione a tutto ciò che è espressione, immagine, racconto.
Non è solo un sogno, il suo — è una vocazione che si rinnova ogni giorno, tra palcoscenici reali e quelli della vita quotidiana. E viene naturale pensare che, prima o poi, quel palco che immagina da anni si accenderà davvero.
Perché chi ci crede con questa intensità, trova sempre il suo posto sotto i riflettori.
A cura di Mario Altomura
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